L’itinerario di circa 14 Km costeggia il perimetro della Riserva Naturale della Diaccia Botrona è totalmente pianeggiante e non presenta difficoltà; l’accesso può avvenire da Castiglione della Pescaia (42°46'8.45" N, 10°53'57.00" E) e/o da Ponti di Badia (42°47'15.0"N, 10°56'35.6"E).
La Riserva Naturale è un’area protetta caratterizzata da un ambiente tipico palustre. Classificata ai sensi della Convenzione di Ramsar “zona umida di importanza internazionale”, la Diaccia Botrona è una delle più importanti aree della Toscana per lo svernamento, la sosta e la nidificazione di numerose specie di uccelli. La Riserva ha una grande importanza faunistica per la presenza di numerose specie: fenicotteri, oche selvatiche, anatre, ma anche aironi bianchi maggiori, gru, falchi pescatori e albanelle reali mentre i prati periodicamente allagati sono frequentati da beccaccini, pettegole e altri limicoli. Nelle zone aperte nidificano cavaliere d'Italia e occhione, mentre la pineta, oltre ad aironi cenerini e garzette ospita specie quali ghiandaia marina e cuculo. All’interno della riserva, si trovano alcune testimonianze di epoca romana e i resti dell'Abbazia di San Pancrazio al Fango di origini medievali (isola Clodia).
Appena fuori dall'abitato di Castiglione della Pescaia, spicca la caratteristica Casa Ximenes o Casa Rossa, fatta costruire da Leonardo Ximenes in epoca settecentesca per iniziare e portare avanti i lavori di bonifica dell'intera zona. Sono tuttora presenti e ne caratterizzano gli ambienti interni ed esterni, strutture tecnologiche e ingranaggi vari ancora funzionanti, seppure non utilizzati.

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