Gli Hamer vivono nelle savane a occidente del lago Chew Bahir (mappa), il lago del sale, si dedicano alla pastorizia e agricoltura.

Le donne Hamer sono caratterizzate dalle elaborate treccine realizzate con argilla rossa, burro e resina, indossano solo pochi indumenti in pelle di capra ornati con conchiglie e perline colorate.

La Cerimonia del Salto dei Tori rappresenta uno degli eventi più significativi e importanti della cultura hamer, si tratta infatti dell'iniziazione maschile all'età adulta. In questa speciale occasione i giovani hamer sono chiamati a mostrare forza e coraggio saltando con agilità sul dorso di 7 tori, sistemati uno di fianco all'altro, da cui devono scendere e salire 4 volte senza mai cadere. Solo dopo aver superata la prova il ragazzo diventerà un uomo a tutti gli effetti. La cerimonia coinvolge tutta la tribù. Nel fragore di sonagli appesi alle ginocchia e di trombette suonate a gran forza, le donne ballano e cantano e girano in tondo, seguendo il ritmo della donna più anziana. Gli uomini portano in mano un fascio di verghe sottili. Le donne corrono loro incontro. Li circondano, li strattonano, urlano. L'uomo solleva il bastone di fronte alla donna, che continua a saltellare, incitandolo. Il legno sibila e schiocca sulla schiena: uno, due, addirittura tre colpi, uno dietro l'altro. A volte il ramo si spezza. Non un urlo, non un gesto, non un movimento sul viso di chi viene colpita. Gli occhi brillano orgogliosi, la bocca sorride. Le ferite guariranno col tempo, più vistosa sarà la cicatrice, meglio sarà: tutti potranno ammirarla, sempre. Da lontano, il ragazzo che dovrà camminare sui tori osserva la scena. La sua prova verrà più tardi, al tramonto. Dimostrare il proprio valore per potersi sposare non gli sembra più così difficile.


Cliccare sulle immagini per ingrandirle e farle scorrere.